Ormai da qualche anno, la materia del welfare è diventata oggetto di continue rimodulazioni. A partire dal periodo della pandemia, infatti, si sono susseguiti interventi normativi volti ad innalzare le soglie di esenzione dei beni ceduti e dei servizi prestati al lavoratore di cui all’articolo 51, comma 3 del TUIR.
Anche il 2024, dunque, vede un’importante novità sul tema. La Legge di Bilancio 2024, all’articolo 1, commi 16 e 17 , prevede un innalzamento delle soglie di esenzioni dei fringe benefit entro il limite complessivo di euro 1.000,00 per i lavoratori dipendenti, elevato ad euro 2.000,00 per i soli lavoratori con figli fiscalmente a carico.
Nelle soglie elencate, rientrano anche le somme erogate o rimborsate ai lavoratori per il pagamento delle utenze domestiche, delle spese per l’affitto della prima casa, nonché per gli interessi relativi alla prima casa.
Alla luce di questa novità normativa, vediamo, dunque, quale sia la disciplina valida per il 2024.
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