La Legge di Bilancio 2023, attualmente al vaglio delle Camere, contiene una proposta di modifica per quanto concerne le prestazioni occasionali, di cui all’art. 54-bis del D.L. 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modifiche dalla Legge 21 giugno 2017 n. 96. Le modifiche, in particolare, hanno carattere espansivo per quanto concerne l’utilizzo dei contratti di prestazione occasionale (CPO). Infatti, è stato esteso da 5.000 a 10.000 euro il limite complessivo di compenso affinché una prestazione possa essere definita occasionale. Inoltre, con riferimento al divieto di utilizzo del CPO per le aziende alberghiere e strutture ricettizie che operano nel settore del turismo, è stato elevato il limite della forza lavoro da 8 fino a 10 lavoratori.
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