
Le riforme degli ordinamenti professionali (varate, sotto forma di disegni di legge delega, dai Consigli dei ministri delle prime settimane di settembre) dovranno procedere «a braccetto» con la revisione degli organismi previdenziali, anche perché in quei testi «non c'è una virgola che non abbia riflessi» sulle pensioni degli esponenti delle categorie.

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