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MANOVRA 2026

Le misure per il Lavoro nel testo bollinato del Ddl Bilancio 2026

23 Ottobre 2025
Le misure per il Lavoro nel testo bollinato del Ddl Bilancio 2026

In data 22 ottobre 2025, la Ragioneria dello Stato ha bollinato il disegno di legge della legge di bilancio 2026. È atteso ora l'approdo dell'articolato della Legge di Bilancio in Parlamento, per poi avviare, dopo le procedure di prassi, la sessione di bilancio che quest'anno inizia al Senato per il via libera alla Manovra 2026.

Da un punto di vista lavoristico, si segnalano le principali novità:

  • Riduzione IRPEF - Prevista la riduzione della seconda aliquota dell’IRPEF (scaglione tra € 28.000 ed € 50.000) che passa dal 35% al 33%. La riduzione sarà sterilizzata per i redditi superiori ad € 200.000.
  • Aumenti retributivi detassati - Gli incrementi retributivi corrisposti ai dipendenti del settore privato nell’anno 2026, in attuazione di rinnovi contrattuali sottoscritti negli anni 2025 e 2026, sono assoggettati, salvo espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro, a una imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 5%. La disposizione trova applicazione con riferimento ai titolari di reddito di lavoro dipendente di importo non superiore ad € 28.000.
  • Premi di risultato - Per il periodo d’imposta 2026, l'imposta sostitutiva sui premi di produttività detassabili è applicabile, entro il limite di importo complessivo di € 5.000, con l’aliquota ridotta all’1%.
  • Buoni pasto elettronici - Limite di esenzione aumentato da 8 a 10 euro per i buoni pasto elettronici.
  • Pensioni minime - L'aumento delle pensioni minime riguarderà i pensionati in condizioni di disagio effettivo e non solo gli over 70. L'aumento mensile è di 20 euro dal 2026, 12 in più rispetto a quest'anno. Viene prorogata Ape sociale. Non è prevista invece la proroga per Quota 103 e Opzione donna.
  • Detassazione lavoro notturno, festivo e turni - Per il periodo d’imposta 2026, salva espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro, sono assoggettate ad una imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 15% le somme corrisposte, entro il limite annuo di € 1.500, ai lavoratori dipendenti a titolo di:
    1. maggiorazioni e indennità per lavoro notturno ai sensi dell’art. 1, comma 2, D.Lgs. n. 66/2003 e dei CCNL;
    2. maggiorazioni e indennità per lavoro prestato nei giorni festivi e nei giorni di riposo settimanale, come individuati dai CCNL;
    3. indennità di turno e ulteriori emolumenti connessi al lavoro a turni previsti dai CCNL.

La disposizione si applica solo nel settore privati ed esclusivamente nei confronti dei titolari di reddito di lavoro dipendente di importo non superiore, nell'anno 2025, ad € 40.000. 

Infine, vengono previsti nuovi incentivi occupazionali (in continuità con i bonus giovani, donne e Zes), che verranno declinati in un apposito decreto MLPS/MEF.

Testo bollinato Ddl Manovra 2026

Questo documento fa parte del FocusManovra 2026