• giovedì 09 gennaio 2025
  • Aggiornato alle 06:00
Imposta di registro: cambia la mappa delle responsabilità

Finalmente una norma improntata alla coerenza. Sono state apportate significative modifiche all’art. 57 del D.P.R. n. 131/1986, prevedendo specifiche modalità per la riscossione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, dell’imposta di registro dovuta per gli atti giudiziari recanti condanna al pagamento e per i decreti ingiuntivi. Il D.Lgs. 18 settembre 2024, n. 139,  recante “Disposizioni per la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’IVA” (Gazzetta Ufficiale del 2 ottobre 2024, n. 182), dà attuazione all’art. 10 della Legge di delega per la riforma fiscale (Legge n. 111/2023), che reca i princìpi e criteri direttivi specifici relativi ai tributi indiretti diversi dall’IVA, con particolare riferimento all’imposta di registro, all’imposta sulle successioni e donazioni, all’imposta di bollo e alle tasse automobilistiche.

Circolare monografica di Lelio Cacciapaglia, Federico Bertoli | 9 Gennaio 2025
Regime transfrontaliero di franchigia IVA

Il 30 dicembre 2024 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il Provvedimento n. 460166 che definisce le modalità operative per l’adozione del regime di franchigia IVA transfrontaliero, introdotto dal D.Lgs. n. 180/2024 in attuazione della Direttiva UE 2020/285. Questo regime è finalizzato a semplificare gli obblighi IVA per i soggetti passivi di piccole dimensioni che operano a livello intracomunitario, riducendo gli oneri amministrativi e favorendo la crescita economica transfrontaliera.

Commento di Stefano Setti | 9 Gennaio 2025
Legge di Bilancio 2025: estesa la decontribuzione per le lavoratrici madri

La Legge di Bilancio 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207) ha esteso e confermato alle lavoratrici a tempo determinato e a quelle autonome, anche con reddito d’impresa che non optano per il regime forfettario, il “bonus mamme lavoratrici”. Si tratta di uno sgravio contributivo che dal 2025 spetta alle lavoratrici madri di 2 o più figli, fino al compimento del decimo anno d’età del figlio più piccolo, mentre dal 2027, per le madri con 3 o più figli l’esonero contributivo spetta fino al compimento del 18° anno d’età del figlio più piccolo. L’esonero è riconosciuto soltanto a condizione che la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non sia superiore a 40.000 euro annui.

Commento di Daniele Bonaddio | 9 Gennaio 2025
IVA al 4% per gli interventi di eliminazione o superamento delle barriere architettoniche nei musei

L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta all’interpello n. 267 del 19 dicembre 2024, ha precisato che gli interventi realizzati da un Comune in un museo, diretti al superamento o all’eliminazione delle barriere architettoniche, sono soggetti a IVA con l’aliquota ridotta del 4% a condizione che siano effettuati in ragione dell’adeguamento del museo alle esigenze di chiunque e, in particolare, delle persone con una capacità motoria ridotta o impedita sia in forma permanente che temporanea.

Commento di Marco Peirolo | 9 Gennaio 2025
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L'Opinione di Roberta Provasi | 28 novembre 2024
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L'Opinione di Roberta Provasi | 28 novembre 2024
SCHEDE PRATICHE
Le deduzioni forfetarie previste per gli autotrasportatori

A favore degli autotrasportatori sono riconosciute, in sede di determinazione del reddito d'impresa nel mod. Redditi, alcune deduzioni forfetarie e, in particolare, relativamente:
- ai trasporti effettuati dall'imprenditore;
- ai motoveicoli e autoveicoli di massa non superiore a 3,5 t;
- alle trasferte dei dipendenti.
L'art. 66, comm 5, del TUIR riconosce, infatti, alcune deduzioni forfetarie di spese non documentate alle imprese di autotrasporto merci, in contabilità semplificata o in contabilità ordinaria per opzione.
Nonostante la citata norma individui importi specifici, la misura è stata modificata nel corso degli anni.

Scheda pratica di Devis Nucibella | 3 Gennaio 2025
Il modello F24 scadenze future

L’art. 17 del D.Lgs. n. 1/2024 prevede che, in presenza di versamenti ricorrenti, rateizzati e predeterminati di imposte, contributi, altre somme da effettuare tramite il mod. F24  è possibile inviare in un'unica soluzione tutti  i mod. F24, tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, per il pagamento delle somme dovute alle diverse scadenze, mediante autorizzazione preventiva all’addebito in conto, utilizzando il servizio denominato "I24".
Con il Provvedimento 26 luglio 2024l’Agenzia delle Entrate ha fissato i criteri e le modalità applicative del nuovo servizio I24 con addebito in conto dei mod. F24 con scadenze future e le modalità e le tempistiche di utilizzo in compensazione degli eventuali crediti indicati nelle predette deleghe con scadenze future.

Scheda pratica di Devis Nucibella | 27 Dicembre 2024
Consulenza aziendale
Vedi tutte le schede pratiche
La redditività aziendale: analisi degli indici chiave per la valutazione delle performance

L'articolo analizza i principali indici di redditività aziendale – EBITDA margin, ROS, ROI e ROCE – per valutare l'efficienza e la capacità di generare profitto di un'impresa. Ogni indice offre una prospettiva diversa. Viene esplorato anche l'impatto del costo del denaro e dello scudo fiscale sui risultati finanziari. Questa analisi integrata supporta professionisti e imprenditori nel guidare decisioni strategiche, ottimizzando la performance e la sostenibilità aziendale.

Scheda pratica di Stefano Antonelli, Giorgio Gentili | 4 Dicembre 2024
La gestione del capitale circolante: strategie per ottimizzare la liquidità aziendale

La scheda analizza l'importanza della gestione del capitale circolante netto operativo (CCNO) per la stabilità e la crescita aziendale, soprattutto nel contesto economico attuale. Un CCNO positivo può indicare un'azienda che non dipende eccessivamente dai fornitori per finanziare le proprie attività, mentre un CCNO negativo permette un uso più efficiente del capitale, pur comportando rischi con i fornitori. Attraverso il monitoraggio del ciclo del capitale circolante (CCC) e strategie su clienti, magazzino e fornitori, le aziende possono migliorare la propria efficienza finanziaria e mantenere una solida posizione di liquidità.

Scheda pratica di Stefano Antonelli, Giorgio Gentili | 27 Novembre 2024
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L'Opinione di Roberta Provasi | 28 novembre 2024
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L'Opinione di Roberta Provasi | 28 novembre 2024
Cartelle, rate veloci
di Giovanni Galli
Ires premiale, valzer di utili
di Fabrizio G. Poggiani

I prossimi Corsi

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Master MySolution 2024/2025
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Manovra 2025 - La Legge di Bilancio
La rivalutazione dei beni d'impresa
La cedolare secca sulle locazioni
Credito d’imposta ZES unica
Operazioni M&A. Dal business plan alle metodologie di valutazione e peculiarità di processo
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Le novità dal 30 dicembre 2024 al 5 gennaio 2025
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di Carla De Luca | 7 Gennaio 2025
Le novità dal 23 al 29 dicembre 2024
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di Marco Bomben | 30 Dicembre 2024
Le novità dal 16 al 22 dicembre 2024
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di Stefano Rossetti | 23 Dicembre 2024
Trasferte e rimborsi spese: dal 2025 cambiano le regole
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Trasferte e rimborsi spese: dal 2025 cambiano le regole

di Francesco Geria - LaborTre Studio Associato | 15 Novembre 2024
Da non perdere
Legge di Bilancio 2025: le nuove limitazioni alle detrazioni IRPEF

L’art. 1, comma 10, della Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207 del 30 dicembre 2024) ha introdotto importanti modifiche al regime delle detrazioni IRPEF, apportando un riordino strutturale finalizzato a contenere il beneficio fiscale riconosciuto ai contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro. Tali contribuenti, ferme restando tutte le previgenti limitazioni e condizioni previste dalla norma ai fini della fruizione delle detrazioni di imposta, potranno subire un’ulteriore decurtazione delle stesse, dovendo rispettare un tetto massimo calcolato sulla base dell’ammontare dei redditi percepiti e del nuovo “coefficiente familiare”.

Circolare monografica di Sandra Pennacini | 8 Gennaio 2025
Regime forfetario 2025: via libera ai redditi di lavoro dipendente o pensione anno 2024 fino a 35.000 euro

Con la Legge di Bilancio (Legge 30 dicembre 2024, n. 207) il legislatore ha introdotto una modifica, valida per il solo anno di imposta 2025, alla causa ostativa di accesso al regime forfetario afferente alla percezione di redditi di lavoro dipendente e assimilato percepiti nell’anno precedente (2024), innalzando la soglia da 30.000 a 35.000 euro. Di conseguenza, un maggior numero di contribuenti potrà accedere al regime agevolato, o mantenerlo. Nel caso in cui il contribuente intenda aprire una nuova posizione, dovrà essere effettuata una valutazione di convenienza, che tenga conto del fatto che la modifica ha una portata temporale limitata ad un solo anno, ma anche dei chiarimenti intervenuti in materia di applicabilità dell’aliquota di tassazione ridotta “start-up” al 5%.

Circolare monografica di Sandra Pennacini | 7 Gennaio 2025
I contributi in c/capitale tassati per cassa anche dopo la riforma fiscale

Il Decreto delegato di riforma dell’IRPEF e dell’IRES, D.Lgs. 13 dicembre 2024, n. 192, pubblicato nella G.U. 16 dicembre 2024, n. 294, prevede una serie di modifiche inerenti alle modalità di determinazione del reddito d’impresa funzionali al processo di avvicinamento dei valori fiscali a quelli civilistici.

Circolare monografica di Francesco Barone | 3 Gennaio 2025