Commento
DECRETO FISCALE

Senza compensazione la cessazione d’ufficio della partita IVA

di Francesco Barone | 5 Novembre 2019
Senza compensazione la cessazione d’ufficio della partita IVA

L’abuso del meccanismo della compensazione d’imposta con utilizzo di crediti inesistenti, prevalentemente afferenti all’IVA, è un fenomeno molto vario, ma molto adoperato. Nella relazione tecnica al , è scritto che l’inibizione della facoltà di compensazione dei crediti di cui appaiono formalmente titolari società cartiere o soggetti che comunque intervengono in schemi di frode IVA, consentirebbe di reprimere e contrastare i sopra accennati fenomeni illeciti. Il citato decreto blocca l’utilizzo fraudolento di qualsiasi credito d’imposta nel momento in cui viene notificato al contribuente un provvedimento di cessazione della partita IVA ovvero un provvedimento di esclusione dal VIES.

Contenuto riservato agli
Abbonati MySolution

Sei già Abbonato?

Esegui qui l'accesso

Non sei ancora Abbonato?

Richiedi info
Promo 15 giorni
Sintesi elaborata da MySolution IA:
L'art. 2 del D.L. 26 ottobre 2019, n. 124, contrasta l'indebito utilizzo di crediti da parte di titolari di partita IVA e disciplina la compensazione dei crediti d'imposta.