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Concordato preventivo biennale: come poterne beneficiare?

di Mauro Nicola | 13 Settembre 2024
Concordato preventivo biennale: come poterne beneficiare?

Prosegue il percorso del Master MySolution 2024/2025 - sviluppato per rispondere alle esigenze formative e informative dei professionisti - con le Giornate del 18 settembre 2024, dedicata a "CPB: ultimi ragionamenti e valutazioni", e del 26 settembre, incentrata sulle Risposte ai quesiti posti ai Relatori, Mauro Nicola e Fabrizio Poggiani. Le novità normative, l'analisi della convenienza della proposta concordataria, la presentazione di casi concreti saranno oggetto di trattazione durante l'evento, per fornire ai partecipanti un quadro il più possibile esaustivo del nuovo istituto. In questo editoriale, Mauro Nicola fa il punto della disciplina normativa...con una sorpresa finale! Il Master MySolution è incluso nell'Abbonamento alla Piattaforma MySolution e per partecipare all'incontro è necessario iscriversi al Master a questo link.

Il nuovo concordato preventivo biennale è un procedimento accertativo fondato su un patto tra professionisti, imprese e Fisco per concordare preventivamente i redditi e il valore della produzione netta da assoggettare a tassazione, ricevendo in cambio un trattamento premiale.

Quadro normativo

L'istituto è disciplinato dal D.Lgs. 12 febbraio 2024, n. 13; tuttavia, al fine di renderlo operativo, sono stati successivamente pubblicati ulteriori provvedimenti per definire le metodologie di calcolo del reddito e del valore della produzione proposti dall’Agenzia delle Entrate e, infine, il D.Lgs. 5 agosto 2024, n. 108 ha apportato significative modifiche riguardanti le cause di esclusione, la determinazione del reddito, il calcolo degli acconti d’imposta e la tassazione sostitutiva del reddito incrementale. 

La metodologia che l’Agenzia delle Entrate utilizza per formulare le proposte ai contribuenti è stata sviluppata con riferimento alle specifiche attività economiche e tiene conto degli andamenti economici e dei mercati, della redditività individuale e settoriale come desumibili dagli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), e delle risultanze della loro applicazione, nonché degli ulteriori dati nella disponibilità dell’Amministrazione finanziaria. 

Va sottolineato come l’accesso al nuovo concordato preventivo biennale sia assolutamente facoltativo per i contribuenti. Ma va, altresì, ricordato che per gli aderenti sono previsti trattamenti premiali. Ai contribuenti che aderiranno alla proposta dell’Agenzia delle Entrate, a prescindere dal punteggio di affidabilità fiscale ottenuto, saranno riconosciuti i benefici fiscali previsti per i soggetti ISA che ottengono un voto pari a 10. Inoltre, nei periodi d’imposta oggetto di concordato, i contribuenti aderenti non potranno essere sottoposti agli accertamenti induttivi, di cui all’art. 39 del D.P.R. n. 600/1973, pur permanendo la possibilità che i medesimi soggetti siano oggetto di accessi, ispezioni o verifiche, il cui esito potrebbe portare alla decadenza dal regime in esame. 

Soggetti interessati

Sotto il profilo soggettivo, potranno accedere al concordato preventivo biennale i soggetti che applicano gli ISA e i contribuenti in regime forfetario; questi ultimi vedranno però il concordato preventivo limitato alla sola annualità 2024 e purchè non abbiano iniziato l’attività nel corso del 2023. 

Oltre alle persone fisiche, possono accedere al CPB anche le società che applicano gli ISA. In questi casi, l’accettazione della proposta da parte di società di persone e soggetti equiparati e di società di capitali in regime di trasparenza fiscale vincolerà anche tutti i soci e gli associati. 

Sono esclusi dalla possibilità di adesione i contribuenti che presentano delle condizioni soggettive negativizzanti la propria posizione tributaria che vanno dalla mancata presentazione delle dichiarazioni reddituali, alla consumazione di reati di matrice penal-tributaria, senza dimenticare la sussistenza di partite debitorie rappresentative di debiti tributari e contributivi definitivamente accertati.

Il reddito concordato 

Il reddito concordato è calcolato secondo le regole ordinarie previste dal TUIR, ma con alcune rettifiche imputabili a determinati componenti straordinari reddituali quali:

  • plusvalenze e minusvalenze;
  • sopravvenienze attive e passive;
  • perdite su crediti;
  • redditi o delle quote di redditi (utili o perdite nel caso di reddito d’impresa) derivanti da partecipazioni in società di persone o associazioni di cui all’art. 5 del TUIR;
  • corrispettivi percepiti a seguito di cessione della clientela o di elementi immateriali riferibili all’attività artistica o professionale (nel caso di redditi di lavoro autonomo).

Calcolo degli acconti e termini di adesione

Essendo il primo anno di applicazione del concordato il 2024, in caso di adesione, l’acconto delle imposte verrà determinato con il metodo storico a cui dovrà essere aggiunta una maggiorazione del 10% della differenza, se positiva, tra il reddito concordato e il reddito per il periodo precedente rettificato dagli elementi “straordinari” o “non ricorrenti”, così come per la determinazione del reddito rilevante ai fini del concordato.

In alternativa, è possibile determinare l’acconto con il metodo previsionale e così la prima rata sarà calcolata secondo le regole ordinarie, mentre la seconda sarà determinata come differenza tra l’acconto complessivamente dovuto calcolato sul reddito concordato e quanto versato con la prima rata. 

Per questo primo anno di applicazione, l’adesione al concordato preventivo biennale coincide con il termine previsto per l’invio delle dichiarazioni dei redditi, fissato al 31 ottobre. 

In conclusione: conviene aderire?

Il vero beneficio premiale del CPB sarà in realtà l’irrilevanza fiscale, e facoltativamente e a certe condizioni, anche ai fini previdenziali, degli eventuali maggiori redditi prodotti dal contribuente rispetto a quelli concordati con l’Amministrazione finanziaria. A tal fine, il D.Lgs. 5 agosto 2024, n. 108 ha introdotto un regime opzionale tramite cui è possibile assoggettare il maggior reddito concordato ad un’imposta sostitutiva. 

Stante l’attuale disciplina del CPB, i veri destinatari della proposta concordataria, che potranno massimizzare i benefici della stessa, saranno i contribuenti in regime forfetario. Non solo perché per costoro la norma ha carattere sperimentale e prevede che la proposta di concordato non sia biennale, ma riguardi solo il periodo d’imposta 2024, ma anche e soprattutto perché avranno l’opportunità di effettuare la scelta entro il 31 ottobre del corrente anno, avendo dunque a disposizione i dati a consuntivo di gran parte dell’anno stesso.

Ecco svelato quindi il contenuto dell’acronimo CPB ossia Chi Potrà Beneficiarne!

Mauro Nicola