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Certificatori Superbonus 110%: arrivano le prime sanzioni

23 Dicembre 2022
Certificatori Superbonus 110%: arrivano le prime sanzioni

Sulla scia del Superbonus al 110% e degli incentivi alla riqualificazione energetica degli edifici, negli ultimi anni si è registrata l’impennata del numero dei tecnici certificatori in Italia: si tratta delle figure deputate al rilascio dell’Attestato di prestazione energetica (APE).

Secondo quanto emerge dall’ultimo “Rapporto annuale sulla certificazione energetica degli edifici” realizzato da Enea e Comitato termotecnico italiano energia e ambiente (Cti) sarebbero circa 169.000 i certificatori energetici in Italia, ossia circa 1,65 ogni mille abitanti. La maggior parte è concentrata in Lombardia (24.000), ma solo 7.500 dei quali risultano attivi per il deposito degli attestati al catasto regionale.

Nella maggior parte dei casi si tratta di ingegneri, al 35%, seguiti da architetti al 28% e geometri al 26%. Solo il 5% dei certificatori abilitati, invece, non ha un Albo di appartenenza ma ha ottenuto l’iscrizione all’elenco regionale solo dopo il superamento di un esame.

I controlli - Il controllo sull’operato dei certificatori è di competenza delle Regioni. Operativamente gli stessi sono attivati a partire dalla segnalazione direttamente del sistema di compilazione Ape, in grado di individuare incongruità in fase di compilazione, da qui scattano gli accertamenti documentali e poi quelli sul posto e con rilievo. La sanzione per i certificatori che hanno firmato documenti non conformi alla normativa regionale è duplice, e prevede una multa tra i 500 e i 2.000 euro, insieme alla sospensione dall’elenco regionale. In Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Liguria sono già partite le verifiche a campione sugli attestati depositati, con l’applicazione delle prime sanzioni.

Questo documento fa parte diBONUS 110%SUPERBONUS 2023