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Dichiarazione IVA 2023 e QUADRO VQ: come indicare i versamenti periodici omessi

7 Febbraio 2023
Dichiarazione IVA 2023 e QUADRO VQ: come indicare i versamenti periodici omessi

Come noto il quadro VQ relativo ai “Versamenti periodici omessi” va utilizzato dai contribuenti interessati a determinare il credito maturato, a seguito di versamenti di IVA periodica “non spontanei”:

  • si tratta dei versamenti periodici IVA effettuati a seguito di comunicazioni di irregolarità
  • o notifica di cartelle di pagamento emesse dall’Agenzia delle Entrate

sulla base delle comunicazioni delle LIPE inviate dal contribuente;

  • può trattarsi anche di versamenti IVA ripresi dopo la sospensione per eventi eccezionali.

I versamenti periodici omessi - L’Agenzia delle Entrate fa un controllo incrociato tra:

  • quanto riportato nella comunicazione delle LIPE
  • e quanto effettivamente versato.

Quando riscontra un’anomalia invia al contribuente:

  • le c.d. “lettere di compliance”,
  • o notifica avvisi bonari
  • o cartelle di pagamento.

Il pagamento di detti avvisi/cartelle può essere effettuato anche ratealmente. L’eventuale credito IVA si forma in sede di liquidazione annuale, dopo aver dedotto i periodici effettuati. L’eventuale credito, che si forma in base a versamenti effettuati successivamente alla presentazione della dichiarazione, va tuttavia gestito diversamente.

Nel quadro VQ il contribuente è tenuto ad indicare i versamenti periodici omessi allo scopo di:

  • evidenziare i crediti emergenti da tali tipi di versamento;
  • consentirne lo scomputo nel quadro VL nella misura in cui i versamenti siano stati effettuati, anche a seguito della ripresa dei versamenti dopo l’eventuale sospensione per eventi eccezionali avvenuta negli anni precedenti.

Nell’ipotesi di rateazione a seguito degli esiti del controllo automatizzato derivante dall’omesso versamento dell’IVA periodica, il credito IVA da versamenti omessi si costituisce nel momento e nella misura in cui vengono eseguiti i pagamenti, anche se a distanza di anni (si veda Interpello 27 febbraio 2020, n. 81).

Ad esempio, Mario Rossi ha riportato nella LIPE del 1° trimestre 2021:

  • nel rigo VP14 IVA a debito per € 10.000.
  • Tale importo non è stato versato entro la scadenza del 17 maggio 2021; il versamento è, infatti, avvenuto ratealmente a seguito di avviso di liquidazione ex art. 54-bis per € 3.000.

Dichiarazione IVA anno 2021: nel rigo VL32 IVA a debito per € 400. Tale importo è stato determinato considerando anche l’importo di € 10.000 come se fosse stato interamente versato. In questo caso non va compilato il quadro VQ, in quanto la posizione del contribuente è comunque a debito (non si forma alcun credito).

Se, invece, la LIPE del 1° trimestre 2021:

  • nel rigo VP14 risulta IVA a debito € 10.000. Tale debito è stato versato entro la scadenza del 17 maggio 2021 solo per € 2.000.
  • Per i residui euro 8.000, il contribuente ha iniziato il pagamento rateale a seguito di avviso di liquidazione ex art. 54-bis, versando € 5.000 tra l’1.7.2022 e il 2.5.2023 (data di presentazione della dichiarazione IVA 2023).
  • Dichiarazione IVA anno 2021: nel rigo VL33 risulta IVA a credito € 500. Non va considerato l’importo di € 8.000 come versato. Qualora nella determinazione del rigo VL33 si fosse considerato anche l’importo non versato di € 8.000, il credito sarebbe stato di € 8.500. In questo caso deve essere compilato il quadro VQ per far emergere il credito del periodo d’imposta 2021 che può essere riconosciuto per effetto dei versamenti effettuati ratealmente.

Ancora, se Mario Rossi nella LIPE del 1° trimestre 2021:

  • nel rigo VP14 IVA a debito € 10.000. Tale debito è stato versato entro la scadenza del 17 maggio 2021 solo per € 2.000;
  • per il restante importo, pari ad € 8.000, il contribuente ha effettuato il pagamento rateale a seguito di avviso di liquidazione ex art. 54-bis, versando € 8.000 tra l’1.7.2022 e il 2.5.2023 (data di presentazione della dichiarazione IVA 2023);
  • dichiarazione IVA anno 2021: nel rigo VL33 risulta IVA a credito € 15.000; tale importo è determinato non considerando l’importo di € 8.000 come versato. Qualora nella determinazione del rigo VL33 si fosse considerato anche l’importo non versato di € 8.000, il credito sarebbe stato di € 23.000. In questo caso deve essere compilato il quadro VQ per far emergere il credito del periodo d’imposta 2021 che può essere riconosciuto per effetto dei versamenti effettuati ratealmente.

Questo documento fa parte diModello IVA 2023