
Con il principio di diritto n. 7 del 2 ottobre 2025 l’Agenzia delle Entrate fissa i criteri per la detrazione fiscale delle spese sostenute per interventi di recupero edilizio in caso di trasferimento mortis causa dell’immobile. Il tema centrale riguarda l’erede che acquisisce la proprietà senza avere la detenzione materiale e diretta dell’immobile al momento dell’apertura della successione.
Le Entrate precisano che:
La norma, infatti, non prescrive che la detenzione debba sussistere necessariamente nell’anno di apertura della successione, quale presupposto per il trasferimento all’erede del diritto alla detrazione delle rate residue.
Viene inoltre sottolineato che, poiché il diritto alla detrazione spetta al solo erede (o ai soli eredi) che mantenga(no) ininterrottamente la detenzione materiale e diretta del bene per l’intero periodo d’imposta - se il numero di eredi che detengono materialmente e direttamente l’immobile varia da un anno all’altro, anche il diritto alla detrazione deve essere ripartito in maniera consequenziale tra loro in ciascun anno.
Tali precisazioni si applicano non soltanto agli interventi di recupero edilizio ma anche ad altri bonus fiscali come il Bonus Verde, l’Ecobonus e il Superbonus, nei quali la detenzione materiale e diretta dell’immobile è requisito fondamentale per la detrazione.
Sullo stesso argomento:Spese per interventi di recupero edilizio
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