• mercoledì 08 gennaio 2025
  • Aggiornato alle 06:00
Circolare per il Cliente 8 gennaio 2025, n. 457

Tra gli argomenti trattati in questa Circolare segnaliamo: pubblicati in G.U. la Legge di Bilancio 2025 e il decreto Milleproroghe, la detrazione IVA per le fatture a cavallo d’anno, verifica delle condizioni per il regime forfetario nel 2025, fatturazione elettronica obbligatoria prorogata fino al 31 dicembre 2027, verifica "esportatori abituali" per il 2025, tasso di interesse legale al 2% dal 1° gennaio 2025.

Circolare per il cliente a cura di Studio Meli S.t.P. S.r.l. | 8 Gennaio 2025
Legge di Bilancio 2025: le nuove limitazioni alle detrazioni IRPEF

L’art. 1, comma 10, della Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207 del 30 dicembre 2024) ha introdotto importanti modifiche al regime delle detrazioni IRPEF, apportando un riordino strutturale finalizzato a contenere il beneficio fiscale riconosciuto ai contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro. Tali contribuenti, ferme restando tutte le previgenti limitazioni e condizioni previste dalla norma ai fini della fruizione delle detrazioni di imposta, potranno subire un’ulteriore decurtazione delle stesse, dovendo rispettare un tetto massimo calcolato sulla base dell’ammontare dei redditi percepiti e del nuovo “coefficiente familiare”.

Circolare monografica di Sandra Pennacini | 8 Gennaio 2025
Attività di vigilanza 2025: al via le nuove norme di comportamento del collegio sindacale per le società non quotate

Lo scorso 27 dicembre 2024 il CNDCEC ha pubblicato la versione aggiornate delle Norme di comportamento del collegio sindacale sia delle società quotate che di quelle non quotate che troveranno applicazione dal 1° gennaio 2025. Entrambi i Documenti, come sottolineato dallo stesso Comunicato stampa tengono conto della pubblicazione del D.Lgs. 6 settembre 2024, n. 125 recante l’attuazione della Direttiva n. 2022/2464/UE relativa alla rendicontazione societaria di sostenibilità, che ha reso opportuno inquadrare l’ambito operativo dell’organo di controllo, anche nel suo ruolo di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, che, tenuto a vigilare sull’adeguatezza degli assetti e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, esercita altresì la vigilanza sulla rendicontazione di sostenibilità in chiave prospettica e di efficace prevenzione dei rischi.

Circolare monografica di Roberta Provasi | 8 Gennaio 2025
Oneri detraibili in dichiarazione dei redditi: i nuovi limiti nella Legge di Bilancio

L’art. 1, comma 10, della Legge di Bilancio 2025 introduce, con riferimento ai percettori di redditi complessivamente superiori a 75.000 euro, alcuni limiti per la fruizione delle detrazioni IRPEF, limiti parametrati non solo al reddito complessivo ma anche al numero di figli a carico presenti nel nucleo familiare. Per espressa previsione normativa non sono interessati dal taglio delle detrazioni le spese sanitarie nonché gli oneri per investimenti in start-up e PMI innovative. Rispetto alle spese detraibili per quote annuali rilevano le rate riferite a ciascun anno, tuttavia le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 non saranno soggette al nuovo meccanismo di decalage.

Commento di Andrea Amantea | 8 Gennaio 2025
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L'Opinione di Roberta Provasi | 28 novembre 2024
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L'Opinione di Roberta Provasi | 28 novembre 2024
SCHEDE PRATICHE
Le deduzioni forfetarie previste per gli autotrasportatori

A favore degli autotrasportatori sono riconosciute, in sede di determinazione del reddito d'impresa nel mod. Redditi, alcune deduzioni forfetarie e, in particolare, relativamente:
- ai trasporti effettuati dall'imprenditore;
- ai motoveicoli e autoveicoli di massa non superiore a 3,5 t;
- alle trasferte dei dipendenti.
L'art. 66, comm 5, del TUIR riconosce, infatti, alcune deduzioni forfetarie di spese non documentate alle imprese di autotrasporto merci, in contabilità semplificata o in contabilità ordinaria per opzione.
Nonostante la citata norma individui importi specifici, la misura è stata modificata nel corso degli anni.

Scheda pratica di Devis Nucibella | 3 Gennaio 2025
Il modello F24 scadenze future

L’art. 17 del D.Lgs. n. 1/2024 prevede che, in presenza di versamenti ricorrenti, rateizzati e predeterminati di imposte, contributi, altre somme da effettuare tramite il mod. F24  è possibile inviare in un'unica soluzione tutti  i mod. F24, tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, per il pagamento delle somme dovute alle diverse scadenze, mediante autorizzazione preventiva all’addebito in conto, utilizzando il servizio denominato "I24".
Con il Provvedimento 26 luglio 2024l’Agenzia delle Entrate ha fissato i criteri e le modalità applicative del nuovo servizio I24 con addebito in conto dei mod. F24 con scadenze future e le modalità e le tempistiche di utilizzo in compensazione degli eventuali crediti indicati nelle predette deleghe con scadenze future.

Scheda pratica di Devis Nucibella | 27 Dicembre 2024
Consulenza aziendale
Vedi tutte le schede pratiche
La redditività aziendale: analisi degli indici chiave per la valutazione delle performance

L'articolo analizza i principali indici di redditività aziendale – EBITDA margin, ROS, ROI e ROCE – per valutare l'efficienza e la capacità di generare profitto di un'impresa. Ogni indice offre una prospettiva diversa. Viene esplorato anche l'impatto del costo del denaro e dello scudo fiscale sui risultati finanziari. Questa analisi integrata supporta professionisti e imprenditori nel guidare decisioni strategiche, ottimizzando la performance e la sostenibilità aziendale.

Scheda pratica di Stefano Antonelli, Giorgio Gentili | 4 Dicembre 2024
La gestione del capitale circolante: strategie per ottimizzare la liquidità aziendale

La scheda analizza l'importanza della gestione del capitale circolante netto operativo (CCNO) per la stabilità e la crescita aziendale, soprattutto nel contesto economico attuale. Un CCNO positivo può indicare un'azienda che non dipende eccessivamente dai fornitori per finanziare le proprie attività, mentre un CCNO negativo permette un uso più efficiente del capitale, pur comportando rischi con i fornitori. Attraverso il monitoraggio del ciclo del capitale circolante (CCC) e strategie su clienti, magazzino e fornitori, le aziende possono migliorare la propria efficienza finanziaria e mantenere una solida posizione di liquidità.

Scheda pratica di Stefano Antonelli, Giorgio Gentili | 27 Novembre 2024
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L'Opinione di Roberta Provasi | 28 novembre 2024
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L'Opinione di Roberta Provasi | 28 novembre 2024
Avvisi bonari più convenienti
di Giuliano Mandolesi
Liquidazioni Iva anomale
di Andrea Bongi

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Regime forfetario 2025: via libera ai redditi di lavoro dipendente o pensione anno 2024 fino a 35.000 euro

Con la Legge di Bilancio (Legge 30 dicembre 2024, n. 207) il legislatore ha introdotto una modifica, valida per il solo anno di imposta 2025, alla causa ostativa di accesso al regime forfetario afferente alla percezione di redditi di lavoro dipendente e assimilato percepiti nell’anno precedente (2024), innalzando la soglia da 30.000 a 35.000 euro. Di conseguenza, un maggior numero di contribuenti potrà accedere al regime agevolato, o mantenerlo. Nel caso in cui il contribuente intenda aprire una nuova posizione, dovrà essere effettuata una valutazione di convenienza, che tenga conto del fatto che la modifica ha una portata temporale limitata ad un solo anno, ma anche dei chiarimenti intervenuti in materia di applicabilità dell’aliquota di tassazione ridotta “start-up” al 5%.

Circolare monografica di Sandra Pennacini | 7 Gennaio 2025
I contributi in c/capitale tassati per cassa anche dopo la riforma fiscale

Il Decreto delegato di riforma dell’IRPEF e dell’IRES, D.Lgs. 13 dicembre 2024, n. 192, pubblicato nella G.U. 16 dicembre 2024, n. 294, prevede una serie di modifiche inerenti alle modalità di determinazione del reddito d’impresa funzionali al processo di avvicinamento dei valori fiscali a quelli civilistici.

Circolare monografica di Francesco Barone | 3 Gennaio 2025
Professionisti e spese di trasferta, come cambia la parcella dal 2025

Con il D.Lgs. 13 dicembre 2024, n. 192, di revisione del regime impositivo dei redditi IRPEF-IRES, è stata rivista la disciplina dei redditi di lavoro autonomo. Tra le misure introdotte vi è la previsione che il rimborso delle spese sostenute dall’esercente arte o professione per l’esecuzione di un incarico, e addebitate analiticamente in capo al committente, non siano più qualificate come compensi. A partire dall’anno di imposta 2025, pertanto, il riaddebito di tali somme in parcella seguirà regole diverse rispetto al passato, di seguito esaminate con l’ausilio di alcune semplici esemplificazioni.

Circolare monografica di Sandra Pennacini | 2 Gennaio 2025